I ricercatori
I talenti della Ricerca – Lara Iengo
Lara Iengo lavora al Monzino come ricercatrice e studia la cardiomiopatia aritmogena, una malattia rara che colpisce soprattutto giovani e atleti causando frequentemente morte improvvisa e per la quale al momento non c’è cura.
- Come sei diventata una ricercatorice?
È successo per puro caso: durante il mio percorso di laurea triennale sono stata assegnata ad un laboratorio di ricerca e non in uno di analisi come è capitato alla maggior parte dei miei colleghi ed è stata la cosa migliore che potesse succedermi perché già dopo il primo giorno passato in laboratorio ero certa che quella fosse la mia strada.
- Come ci si sente quando si scopre qualcosa di nuovo?
La felicità è inspiegabile, vedere che i tuoi sforzi vengono ripagati con il risultato aspettato genera ulteriore motivazione e voglia di passare allo step successivo. La ricerca poi è un lavoro di squadra, per questo il confronto è essenziale e anche le critiche sono necessarie, anzi fondamentali. Grazie a quelle si impara e ci si migliora. Inoltre, vedere che i propri risultati vengono apprezzati e pubblicati è una soddisfazione immensa.
- Quanto è importante avere fiducia nella Ricerca?
Avere fiducia nella ricerca è molto importante perché significa avere fiducia nel progresso ed è meraviglioso sapere che tutto quello che studiamo oggi potrà in futuro migliorare la vita a qualcun altro.
- Quanto è importante il sostegno dei nostri donatori?
A tutti i donatori prima di qualunque altra cosa bisogna dire grazie perché è grazie al loro sostegno costante che il nostro lavoro può continuare e possiamo studiare questa patologia rara. Insieme possiamo fare grandi cose.
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Grande al sostegno dei donatori possiamo fare grandi cose e continuare a studiare questa malattia rara trovare in futuro una cura.