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La Fondazione IEO-Monzino ETS festeggia 30 anni di sostegno alla ricerca oncologica e cardiovascolare e premia giovani talenti e ricerche innovative.
Tra i premiati studi sui tumori al pancreas, all’endometrio e sullo scompenso cardiaco

 

La Fondazione IEO-MONZINO ETS ha celebrato il 30° anniversario delle sue attività di supporto alla ricerca oncologica e cardiovascolare in occasione della Cerimonia della Ricerca, che si è svolta il 23 ottobre, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano, di fronte a un pubblico di oltre 400 persone e alla presenza di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione IEO-MONZINO, dei Direttori Scientifici dei due Istituti – il prof. Roberto Orecchia dello IEO e il prof. Giulio Pompilio del Monzino – dell’Ing. Mauro Melis, Amministratore Delegato di IEO e Monzino, del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, dell’Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé e della Rettrice dell’Università degli Studi Marina Brambilla.

Protagonista e promotrice di un vero e proprio modello, tra i primi in Italia, la Fondazione IEO-MONZINO ETS ha dimostrato quanto una realtà Non Profit, dedicata alla raccolta di fondi privati esclusivamente per due IRCCS di eccellenza, sia una scelta non solo efficace ma anche funzionale alla creazione di un circolo virtuoso di fiducia reciproca, basato su principi di trasparenza e sostenibilità. Con una raccolta fondi superiore a 85 milioni di euro, di cui 60 negli ultimi 10 anni, attualmente la Fondazione costituisce una necessaria quanto essenziale spinta verso l’innovazione della ricerca.  Oltre 600 sono i giovani che hanno ricevuto una borsa di studio della Fondazione IEO-MONZINO fino a oggi e centinaia sono stati i progetti finanziati: dalle ricerche sui big killer come il tumore dell’ovaio e del polmone a quelli più innovativi come l’intelligenza artificiale applicata alle malattie del cuore e la protonterapia per le neoplasie più difficili da curare.

La cerimonia è stata l’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti e per guardare al futuro con ottimismo.
La Presidente della Fondazione, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo ha sottolineato l’importanza di investire nella ricerca: “Siamo profondamente convinti che la ricerca sia fondamentale quanto la cura. Uno degli scopi principali della Fondazione IEO-MONZINO ETS, che ho l’onore di rappresentare da tre mandati, è sostenere i giovani talenti della ricerca oncologica e cardiovascolare con l’assegnazione di borse di studio dedicate a progetti nelle loro fasi embrionali portatori di idee innovative che hanno bisogno del nutrimento per essere coltivate e chissà un giorno per sviluppare risultati dall’enorme impatto sulla salute e la vita di tutti noi. Ma non solo, siamo impegnati a finanziare le ricerche più promettenti, in questo caso con dati preliminari già solidi, ma bisognose di supporto per procedere nel lavoro che può richiedere anche anni prima di arrivare alla pubblicazione e quindi al risultato.”.

In tre decenni di attività, la Fondazione ha svolto un ruolo cruciale nel sostegno di IEO e Monzino, ampliando gradualmente la sua missione per sostenere entrambi gli Istituti, e sotto la guida di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo ha consolidato la sua presenza anche al di fuori dell’ambiente clinico-scientifico, coinvolgendo il pubblico attraverso campagne di sensibilizzazione sui temi della prevenzione e della ricerca, con iniziative che parlano anche alle nuove generazioni.

La Cerimonia della Ricerca è stata l’occasione per sottolineare un anniversario importante per la Fondazione IEO-MONZINO e per la collettività intera: dal 1994 molto è cambiato, nel modo di fare ricerca e nella concezione diffusa del ruolo che la società civile può svolgere per garantirne il progresso. La Ricerca medico-scientifica richiede grande pazienza, costante collaborazione, notevoli risorse economiche, un impegno costante e tempi spesso molto lunghi, ma offre la possibilità di migliorare la vita di ognuno. È quindi estremamente importante poter supportare la vocazione dei ricercatori con l’erogazione di borse di studio, processo che avviene attraverso un bando annuale che prevede la valutazione dei profili e delle progettualità più meritevoli: grazie all’impegno della Fondazione IEO-MONZINO ETS e alla generosità dei donatori – aziende, privati, enti – sono state 18 le borse di studio consegnate quest’anno grazie al Bando Borse di studio 2024 della Fondazione IEO-MONZINO ai talenti della ricerca clinica e sperimentale dello IEO e del Monzino. I 18 ricercatori, di cui 3 sono venticinquenni, sono specializzati in ambito clinico e sperimentale e arrivano da tutta Italia, dalla Siria, dalla Francia e dall’Austria; sono medici che si occupano di ricerca clinica e informatica e infermieri di ricerca che si sono distinti per l’eccellenza dei loro progetti e per la loro passione.

Grazie al nuovo Bando “Progetti di Ricerca 2024” sono stati assegnati anche 3 importanti grant biennali: al Dott. Gioacchino Natoli Direttore Transcriptional control of inflammation and Cancer Unit dello IEO per uno studio sui fattori che determinano l’aggressività delle cellule del tumore al pancreas, al Dott. Giovanni Aletti Direttore Ginecologia Chirurgica dello IEO per un’indagine sull’eterogeneità del tumore all’endometrio attraverso la biologia molecolare e l’intelligenza artificiale e il terzo all’Ing. Mattia Chiesa del Monzino per una ricerca volta a predire dei sottotipi di scompenso cardiaco utilizzando l’intelligenza artificiale.

“Dopo la pandemia, l’importanza della ricerca medica è diventata più evidente e sentita che mai. Ci impegneremo ancora di più a diffondere una cultura della prevenzione e della diagnosi precoce con iniziative e campagne, promuovendo un modello di sostegno alla ricerca in cui la società civile, il settore privato e le istituzioni collaborano per raggiungere nuovi traguardi. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno creduto nella nostra missione e che, con generosità, hanno contribuito a sostenerla. Grazie a donatori privati, aziende, enti e fondazioni, possiamo continuare a finanziare il lavoro nei nostri laboratori e reparti, trasformando questi contributi in scoperte, terapie innovative e avanzati sistemi diagnostici”, ha concluso la Presidente.