È ormai ampiamente riconosciuto come attività fisica e sport svolti in maniera costante siano pilastri fondamentali per preservare un buono stato di salute, sia a livello fisico che mentale. In questo articolo vedremo come incidono anche sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari.
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I vantaggi dell’attività fisica per il sistema cardiovascolare
L’attività fisica oltre a garantire il mantenimento del peso forma, genera una
sensazione di benessere generale. Praticare sport rilascia endorfine (una sorta
analgesico naturale), serotonina e altre sostanze chimiche nel cervello, che migliorano l’umore, riducono lo stress, aumentano la qualità del sonno e rafforzano le funzioni cognitive.
In particolare, anche il sistema cardiovascolare trae enormi vantaggi da uno stile di vita attivo.
L’attività fisica aiuta a mantenere elastici i vasi sanguigni, regola la pressione arteriosa e migliora la circolazione.
I benefici principali riguardano:
- una significativa riduzione del rischio di infarto e ictus
- la prevenzione e la migliore gestione di condizioni croniche come l’ipertensione arteriosa (condizione di cui soffre circa 1/5 degli adulti nel mondo) e l’ipercolesterolemia.
Ogni passo conta, anche il tuo!
Il Monzino lavora per ridurre infarti e ictus attraverso ricerca e innovazione: contribuisci a far sì che sempre più persone possano prevenire, prima che curare.
L’attività fisica come prevenzione per altre patologie, anche gravi
Tenersi in movimento e fare esercizi regolarmente rappresenta anche un vero e proprio strumento di prevenzione contro varie patologie, anche gravi.
Numerosi studi scientifici hanno evidenziato che l’attività motoria riduce significativamente il rischio di sviluppare diverse forme di tumore. Non si tratta di una semplice correlazione, ma di una relazione causale supportata da evidenze sempre più solide.
In particolare, nel caso del tumore al colon-retto, l’esercizio fisico costante può diminuire la probabilità di insorgenza fino al 50%. Discorso simile per il tumore al seno, specialmente post-menopausa, con un calo del rischio tra il 20% e il 30%.
Il meccanismo alla base di questo effetto protettivo riguarda:
- la riduzione dell’infiammazione sistemica
- il miglioramento della motilità intestinale
- la regolazione dei livelli ormonali e del metabolismo insulinico
La Ricerca è prevenzione!
Con il tuo aiuto possiamo continuare a dimostrare scientificamente quanto l’attività fisica protegga il nostro cuore e la nostra vita.
Attività fisica e cuore: non solo sport
Le prove scientifiche sono chiare: rimanere attivi è la più potente forma di prevenzione a nostra disposizione. Chi si muove regolarmente ha infatti meno probabilità di ammalarsi, vive più a lungo e con una migliore qualità della vita.
Si tratta di una certezza valida soprattutto con l’avanzare dell’età, quando aumentano significativamente le probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari, articolari e oncologiche.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’inattività fisica è responsabile di circa 3,2 milioni di morti all’anno nel mondo, con un rischio 20%-30% più alto rispetto alle persone attive a sufficienza.
Il motivo è semplice: la sedentarietà rallenta il metabolismo, indebolisce muscoli e ossa, compromette la circolazione e aggrava lo stato infiammatorio generale dell’organismo. Ma c’è di più: può anche accelerare l’insorgenza del declino cognitivo e peggiorare la memoria negli anziani.
Va da sé che, per invecchiare in salute e mantenere autonomia, lucidità mentale e benessere emotivo, l’attività fisica diventa quindi indispensabile. Questo non significa che bisogna trasformarsi in atleti o allenarsi diverse ore ogni giorno, ma semplicemente fare scelte quotidiane più attive e consapevoli che, nel lungo periodo, hanno un impatto concreto sulla salute. Ad esempio:
- salire le scale invece di prendere l’ascensore, per stimola la muscolatura e la funzione cardiaca
- lasciare l’auto parcheggiata ed effettuare le brevi distanze a piedi, per migliorare la resistenza e il tono dell’umore
- dedicare ogni mattina anche solo 5 minuti allo stretching o a piccoli esercizi posturali per ridurre la rigidità muscolare e prevenire dolori alla schiena e alle articolazioni
- praticare un hobby attivo, anche casalingo (giardinaggio, pulizie o bricolage), per mantenersi in movimento
Si tratta quindi di piccoli cambiamenti sostenibili da inserire nella propria giornata, per iniziare a vivere con maggiore autonomia, energia e benessere..
Anche tu puoi fare la differenza!
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Sport e salute: le linee guida da seguire
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2020, ha aggiornato le proprie linee guida sull’attività fisica, sottolineando con forza come il movimento regolare sia una vera e propria “terapia preventiva”, capace di migliorare la qualità della vita, ridurre il rischio di malattie croniche e rallentare i processi degenerativi legati all’età.
La scelta di rinnovare le raccomandazioni nasce da una consapevolezza sempre più chiara, anche alla luce dei cambiamenti nello stile di vita della popolazione globale e di nuove evidenze scientifiche: l’attività fisica non è solo utile, ma essenziale per la salute pubblica.
I principali motivi alla base di questo aggiornamento sono:
- Aumento delle malattie croniche nel mondo: diabete, patologie cardiovascolari, tumori e malattie respiratorie rappresentano circa il 71% di tutte le morti e la sedentarietà è uno dei maggiori fattori di rischio.
Linee guida sull’attività fisica OMS: adulti (18-64 anni)
- Inattività fisica in crescita: a causa di uno stile di vita sempre più digitale e tecnologico, il 28% della popolazione mondiale adulta non svolge abbastanza attività fisica, con numeri ancora più alti nei paesi ad alto reddito (arrivando anche a picchi del 70%). Mentre più dell’80% degli adolescenti (11-17 anni) non pratica attività fisica in maniera sufficiente.
- Benefici documentati: le ricerche più recenti hanno mostrato che l’attività fisica apporta benefici a tutte le età, anche in presenza di malattia, con miglioramenti reali da programmi motori adattati.
- Legame confermato tra attività fisica e salute mentale: è ormai certo che l’esercizio regolare riduce il rischio di ansia, depressione e stress cronico, aiutando a regolare l’umore e a contrastare l’isolamento, specialmente nelle persone anziane o fragili.
Per gli adulti, le raccomandazioni includono due differenti possibilità.
La prima prevede 150-300 minuti alla settimana di attività fisica di intensità moderata, come camminata veloce, bicicletta leggera, nuoto rilassato o danza. La seconda consiglia invece 75-150 minuti alla settimana di attività di intensità vigorosa, come corsa, sport aerobici ad alta intensità, HIIT o nuoto veloce.
Queste quantità possono essere distribuite anche in sessioni da 30 minuti al giorno, oppure suddivise in blocchi da almeno 10 minuti, purché svolte in modo regolare e continuativo.
Linee guida sull’attività fisica OMS: over 65
Per gli over 65, le linee guida dell’OMS mantengono le stesse durate minime settimanali, ma con obiettivi aggiuntivi fondamentali per l’invecchiamento attivo.
In primis, migliorare equilibrio e coordinazione, essenziali per prevenire le cadute che, in questa fascia di età, rappresentano una delle principali cause di infortunio.
Poi, mantenere la forza muscolare, utile a conservare autonomia nei gesti quotidiani e rimanere il più a lungo possibile autonomi e indipendenti sotto ogni punto di vista.
Infine, preservare la funzionalità motoria, per rallentare la perdita di mobilità e contrastare così patologie degenerative come l’osteoporosi e la sarcopenia (la perdita di massa muscolare legata all’età).
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La salute è il nostro bene più prezioso, ma ha bisogno anche del tuo supporto.
Il Monzino lavora per un futuro con meno malattie cardiovascolari.
Sport per la prevenzione cardiovascolare: le sfide del futuro
La Fondazione IEO-MONZINO ETS sostiene direttamente il Centro Cardiologico Monzino, in prima linea per garantire Ricerca all’avanguardia e cure sempre più efficaci per tutti i pazienti affetti da patologie cardiovascolari.
Riconosciuto come un istituto d’eccellenza a livello mondiale e parte dell’IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), è il primo ospedale interamente dedicato al cuore in Italia, distinguendosi per l’integrazione virtuosa tra:
- cura clinica
- Ricerca scientifica
- innovazione tecnologica
Grazie a un team multidisciplinare (cardiologi, chirurghi, ricercatori e tecnologi), il Monzino sviluppa nuove terapie, dispositivi diagnostici e approcci personalizzati. Lavora in collaborazione con Università e istituti internazionali, così da essere sempre aggiornato sulle ultime frontiere della cardiologia moderna.
Uno dei pilastri della missione del Monzino è la prevenzione cardiovascolare, portata avanti tramite campagne di sensibilizzazione, screening gratuiti, incontri educativi e percorsi personalizzati rivolti alla cittadinanza, con un’attenzione particolare verso le nuove generazioni.
L’obiettivo è trasmettere l’importanza non solo di controlli preventivi regolari (anche in assenza di sintomi), ma anche della riduzione dei principali fattori di rischio tramite strategie ad hoc, compresa l’attività fisica costante.
Il lavoro del Centro Cardiologico Monzino non si limita quindi alla gestione clinica del paziente, ma si estende alla promozione di uno stile di vita sano, considerato il primo vero “farmaco naturale” e fondamentale per mantenere la popolazione in salute sempre più a lungo.
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