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Home / News dalla Ricerca / L’approccio meno invasivo per gli interventi sulle valvole cardiache

NEWS DALLA RICERCA

Il Centro Cardiologico Monzino si rinnova nei volti, nelle idee e nelle tecnologie.
Il punto di partenza  il neonato Dipartimento di Cardiologia Perioperatoria e Imaging Cardiovascolare, guidato dal Dott. Gianluca Pontone, che si è dotato di macchine e tecnologie di ultima generazione, basate su intelligenzaartificiale e machine learning. Grazie a questa dotazione, unica in Italia, è possibile adottare tecniche di chirurgia all’avanguardia, spesso mini-invasiva anche in caso di interventi complessi come la TAVI, un’operazione ‘di precisione’ sulle valvole aortiche per via transcatetere. Ne parliamo con il Dott. Federico De Marco, nuovo Direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia Interventistica Valvolare e Strutturale.

“L’approccio “conservativo” consente di non ricorrere alla sedazione totale e alla circolazione extra-corporea, con un minor impatto sul decorso del paziente. Tra i molteplici vantaggi, i più evidenti riguardano infatti il postoperatorio, con minor dolore chirurgico e un più rapido recupero: dopo circa sei ore il paziente può alzarsi da solo dal letto e in un paio di giorni tornare a casa. Ma non solo, la mini-invasività della procedura consente di poterla impiegare in una più vasta gamma di pazienti: nell’anziano, anche dopo i 75 anni come indicato dalle più recenti linee guida in materia, o in pazienti più giovani che sarebbero esposti a rischi seri in caso di un intervento più tradizionale. Sono candidati alla TAVI (mini-invasiva) pazienti con anomalie o problematiche della valvola aortica o che richiedono riparazione e sostituzione di mitrale e tricuspide. Dunque una fascia di pazienti molto ampia.”

Tra gli interventi innovativi offerti dalla nuova Unità ci sono operazioni sulla valvola mitrale e sulla valvola tricuspide, effettuate sempre a cuore battente e senza aprire il torace, per risolvere i problemi connessi all’insufficienza di queste valvole che possono essere primitivi, come il prolasso mitralico o secondari a molteplici patologie del cuore, come lo scompenso cardiaco.
Vengono inoltre effettuati interventi per la correzione di difetti cardiaci, come il forame ovale pervio, o altre terapie interventistiche come la chiusura di auricola sinistra nella fibrillazione atriale.

“Il mio obiettivo è portare innovazione all’interno di un reparto già molto avanzato – prosegue il Dott. De Marco – per esempio utilizzando dispositivi diversi per lo stesso tipo di intervento, così da allargare le proposte chirurgiche, e dunque la platea di potenziali pazienti che ne potrebbero beneficiare. È nelle mie corde, infatti, dialogare anche con ingegneri e sviluppatori di nuovi
device, tecnologie e progetti con i quali condividiamo una linea di innovazione, proiettata al futuro. Sono orgoglioso di essere entrato a far parte dello straordinario team Monzino, che ha una profonda cultura di integrazione fra le diverse figure professionali: l’Istituto è non solo centro di eccellenza per la cura delle patologie valvolari, ma è tra gli ospedali più attivi per l’impianto di TAVI.”

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