Maggio è da sempre un mese simbolico per la salute femminile. Non solo per la Festa della Mamma, ma anche per un appuntamento cruciale: l’8 maggio ricorre la Giornata Mondiale del Tumore Ovarico, nata per accendere i riflettori su una malattia ancora poco conosciuta, ma che in Italia coinvolge oltre 50.000 donne, con 6.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno.
«Si tratta di un tumore raro, che può originare dalle ovaie, dalle tube di Falloppio o dal peritoneo, e che purtroppo viene spesso diagnosticato in fase avanzata, perché i sintomi sono poco specifici e l’informazione è ancora troppo scarsa», spiega la professoressa Nicoletta Colombo, Direttrice del Programma di Ginecologia Oncologica dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO).
La mutazione BRCA: conoscere per prevenire
Nel 10-25% dei casi, il tumore ovarico è legato alla mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2, che regolano la produzione di proteine fondamentali per la riparazione del DNA. La stessa mutazione che aumenta anche il rischio di sviluppare un tumore al seno. «Conoscere la propria mutazione genetica può fare davvero la differenza: consente diagnosi precoci, cure mirate e scelte di prevenzione consapevoli», sottolinea la professoressa Colombo.
Grazie ai progressi della Ricerca e a farmaci innovativi come i PARP-inibitori, le prospettive di cura e di sopravvivenza per le pazienti sono notevolmente migliorate. I PARP-inibitori sono farmaci che bloccano un enzima utilizzato dalle cellule tumorali per riparare il proprio DNA, rendendole così più vulnerabili e facilitandone la distruzione. Questi trattamenti, somministrati dopo la chemioterapia di prima linea nelle donne portatrici della mutazione, rappresentano oggi uno strumento fondamentale per controllare la malattia e migliorare la qualità della vita.
Accanto alla terapia medica, la chirurgia resta un pilastro centrale del trattamento, con approcci sempre più personalizzati grazie all’impiego di chirurgia robotica e tecnologie di realtà aumentata, che permettono interventi più precisi e mirati. L’obiettivo è adattare ogni trattamento alle specifiche esigenze cliniche di ciascuna paziente, minimizzando l’invasività quando possibile.
L’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce
La prevenzione resta una delle armi più efficaci. Conoscere la propria storia familiare, sottoporsi a controlli ginecologici regolari e, quando indicato, effettuare test genetici, sono passi cruciali per ridurre il rischio e aumentare le possibilità di una diagnosi precoce. «La Ricerca sui tumori femminili è una frontiera che necessita di continuo sostegno per comprendere meglio le cause di queste patologie, rivelarne le dinamiche e sviluppare nuove cure e metodi di diagnosi precoce», ribadisce la professoressa Colombo.
In alcuni casi selezionati, soprattutto nelle donne più giovani, è possibile preservare la fertilità grazie a interventi chirurgici conservativi o alla crioconservazione degli ovociti prima dei trattamenti oncologici. Questa possibilità offre una prospettiva preziosa per chi desidera mantenere aperta la possibilità di una maternità futura, pur affrontando un percorso di cura impegnativo.
Follow the Pink Spring Edition: insieme per la Ricerca e la prevenzione
In questo contesto si inserisce Follow the Pink Spring Edition, la campagna della Fondazione IEO-MONZINO ETS che, nel mese di maggio, anticipa l’ottobre rosa con un’iniziativa speciale dedicata alla prevenzione e alla Ricerca sui tumori femminili dello IEO. Giunta alla sua quarta edizione, la campagna rinnova il suo messaggio: prendersi cura della propria salute è un atto d’amore verso se stesse e verso le future generazioni.
Dal 1994, lo IEO è un punto di riferimento nella cura dei tumori, con oltre 20.000 interventi chirurgici all’anno e numerosi progressi nella Ricerca oncologica. Investire nella Ricerca dell’Istituto significa sostenere studi all’avanguardia e percorsi di cura sempre più personalizzati, meno invasivi e più efficaci.
Oggi la Ricerca sta aprendo nuove strade anche attraverso farmaci innovativi come gli anticorpi farmaco-coniugati, capaci di veicolare direttamente i farmaci sulle cellule tumorali, aumentando l’efficacia e riducendo gli effetti collaterali. Un segnale concreto di speranza per il futuro del trattamento del tumore dell’ovaio.
Facciamo la nostra parte, insieme
Il tumore ovarico non deve più essere una malattia silenziosa. È tempo di diffondere consapevolezza, promuovere la prevenzione e sostenere la Ricerca. Oggi puoi fare la differenza anche tu: scegli di sostenere Follow the Pink Spring Edition e contribuisci a costruire un futuro in cui ogni donna abbia accesso a diagnosi tempestive e cure sempre più efficaci.