Diffusion Whole Body

La scatola magica che individua le lesioni tumorali
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 Una “scatola magica” per individuare lesioni tumorali quando sono ancora piccolissime.

Un progetto di Ricerca dell’Istituto Europeo di Oncologia, finanziato dalla nostra Fondazione, che mira a rendere sempre più efficace la diagnosi precoce. La ricerca ha sviluppato un macchinario di Risonanza Magnetica di ultima generazione. Il sistema della Diffusion Whole Body, in grado di individuare le lesioni tumorali al primo stadio.

Questo macchinario ha un potenziale enorme perché, se usato su ampia scala e sui soggetti sani, permetterà di intervenire in tempo e salvare moltissime vite.

Il racconto del Team

Il progetto, della durata di 4 anni, coordina un team multidisciplinare impegnato nell’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) a supporto della Diffusion Whole Body. L’obiettivo è di migliorare la qualità delle diagnosi, aumentare il comfort dei pazienti sottoposti all’esame e di ridurre i tempi di esecuzione. Infatti, lo sviluppo di un sistema IA a supporto della diagnosi di tumori in vari distretti corporei ha fatto enormi progressi negli ultimi mesi.

In questa prima fase, il team si è concentrato sullo sviluppo di un sistema capace di identificare lesioni polmonari. Sono stati identificati molteplici esami in cui era visibile almeno un nodulo polmonare e utilizzati per addestrare il sistema di IA.

Le performance diagnostiche sono state confrontate con quelle dei radiologi del gruppo di ricerca, su un campione di 148 esami consecutivi, con risultati eccellenti:

  • accettando un falso positivo (FP) per paziente, la sensibilità del sistema è stata del 92,1%;
  • la sensibilità ha raggiunto il 100%, accettando 2,23 FP per paziente.

I risultati di questa ricerca sono stati presentati al congresso americano di radiologia e sono in corso di pubblicazione su riviste scientifiche internazionali.

Espansione del progetto: tumori renali, pancreatici e oltre

Il team è a buon punto nello sviluppo del modulo IA per il riconoscimento dei tumori renali. Anche in questo caso, sono stati identificati esami di lesioni renali sospette ed è in corso la costruzione di un sistema di IA dedicato. Anche se il processo di sviluppo è più complesso rispetto al precedente, a causa delle maggiori variabili, i ricercatori sono fiduciosi.

Successivamente, il focus sarà su un tumore “big-killer” per il quale, a oggi, non esistono screening oncologici di massa: il tumore del pancreas. Nel corso del 2025, il campo di azione del sistema di IA verrà ampliato per includere altri tumori, come tumori del fegato, linfomi e altri.

Accessibilità globale e impatto sociale

Questo sistema contribuirà a limitare il problema del basso numero di radiologi per milione di abitanti. Un problema che affligge l’Italia, ma anche molte nazioni assai popolose nei cosiddetti “low-income countries” in Asia, Africa e Sud America. Riuscirà così a rendere l’esame di Risonanza Magnetica Whole-Body, strumento chiave nella diagnosi precoce dei tumori, più accessibile a tutta la popolazione. Questo esame permette di individuare tumori nelle primissime fasi, quando sono meno aggressivi e più facilmente trattabili.

Il futuro della Diffusion Whole Body con IA

La squadra del Prof. Giuseppe Petralia sta lavorando con impegno per progredire nella ricerca sul cancro, con l’obiettivo di ridurne sempre più l’impatto. I risultati e gli sviluppi saranno condivisi nei prossimi aggiornamenti.

Con lo scopo di rendere più efficiente il processo di raccolta fondi e il relativo impiego dei fondi stessi, nel rispetto della loro destinazione e/o vincolo, finalizziamo progetti di ricerca attraversoContributi da Fondi Vincolati, assegnati esclusivamente a obiettivi specifici definiti dal progetto di ricerca. Questo progetto ha ricevuto finanziamenti da fondi vincolati.
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La RM whole-body (RM-WB) è un traguardo importante per i pazienti oncologici, perché consente di studiare l’intero corpo senza radiazioni e senza mezzo di contrasto. I risultati clinici ottenuti ci incoraggiano a esplorare possibili applicazioni di ricerca per la RM-WB. Stiamo studiando la sua fattibilità nei soggetti sani con elevato rischio di sviluppare un tumore.
Giuseppe Petralia
Vice Direttore Divisione di Radiologia Istituto Europeo di Oncologia