Naso Elettronico

Lo strumento che identifica la “firma molecolare” del cancro al polmone
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Lo strumento che identifica la “firma volatile” del cancro al polmone

Con oltre 1.8 milioni di decessi in tutto il mondo e oltre 100 vittime al giorno in Italia, sia tra gli uomini che tra le donne, il cancro ai polmoni (CP) è la principale causa di morte correlata ai tumori per diverse ragioni.

La prima è sicuramente la diagnosi tardiva: trattandosi di una malattia latente e asintomatica, con sintomi iniziali vaghi e poco specifici, viene generalmente scoperta in stadi avanzati (nel 70% dei casi), quando le opzioni terapeutiche sono limitate e le possibilità di guarigione molto più scarse.

Quello ai polmoni rappresenta inoltre un cancro ad un’alta aggressività biologica, caratterizzato da una forte velocità di progressione e crescita e una rapida diffusione ad altri organi vitali (metastasi), fattori che rendono il tasso di sopravvivenza decisamente basso, intorno al 15%.

C’è poi da considerare l’aspetto legato alla prevenzione, con la mancanza di uno screening efficace per la sua rilevazione in fase precoce.

Fino ad oggi, si è fatto ricorso alla tomografia computerizzata a bassa dose (LD-CT) che, pur riducendo la mortalità del tumore, registra ancora elevate criticità per costi, esposizione del paziente alle radiazioni e falsi positivi. Stesso discorso vale per la TAC a basse dosi, il cui utilizzo è spesso riservato a fumatori ad alto rischio, lasciando fuori una parte della popolazione potenzialmente colpita.

Da qui l’esigenza di fare progressi immediati nella Ricerca e nelle terapie, con l’obiettivo di dare scacco al cancro polmonare diagnosticandolo in tempo, quando le chances di guarigione sono ancora molto alte.

L’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) è, ormai da 10 anni, apripista in Italia nella prevenzione del tumore polmonare, con progetti importanti che porta avanti con l’obiettivo di ottimizzare la prevenzione, scoprire nuove cure e migliorare la vita di migliaia di pazienti.

Tra questi, uno dei traguardi più importanti raggiunti recentemente è il naso elettronico, un dispositivo innovativo sviluppato dallo IEO in collaborazione con l’Università Tor Vergata di Roma.

Si tratta di un apparecchio potenzialmente in grado di diagnosticare precocemente il tumore al polmone in stadio iniziale (Stadio I/II): identifica la “firma volatile” del cancro polmonare attraverso il rilevamento di composti organici volatili (VOC) presenti nel respiro.

Va cioè a individuare le particelle prodotte dal tumore stesso, svelando così l’eventuale presenza della malattia al primo stadio con una sensibilità del 92%, aumentando le possibilità di guarigione fino all’80%.

Il naso elettronico, messo a punto dai ricercatori IEO, è una matrice composta da 12 cristalli di quarzo, ognuno rivestito con una diversa metalloporfirina, che non richiede medicalizzazione, è semplice da usare (l’esame può essere eseguito dal medico di famiglia), non è invasiva e, soprattutto, è applicabile su larga scala.

Il paziente deve semplicemente respirare in un sacchetto-contenitore che non disperda il suo esalato e, direttamente dal respiro, l’apparecchio va a svelare l’eventuale presenza della malattia, senza radiazioni, prelievi o altri tipi di indagini.

I risultati iniziali sono stati significativi: su un totale di 146 individui (70 con tumore e 76 sani), il naso elettronico è stato in grado di distinguere il respiro dei pazienti affetti da tumore polmonare rispetto a quelli che non correvano alcun rischio.

Questo rappresenta un risultato mai raggiunto prima da altre tecnologie simili e un’importante svolta nella prevenzione e nell’anticipazione diagnostica di questo tipo di tumore, la cui guaribilità è direttamente correlata alla precocità della diagnosi.

Il naso elettronico dello IEO non è più solo una promessa: è una realtà concreta  che fa parte di un progetto di Ricerca più ampio che punta ad individuare biomarcatori non invasivi, economici e affidabili per la diagnosi precoce.

Ad oggi, grazie anche al contributo della Fondazione IEO-MONZINO, è stato avviato un progetto di analisi di respiro, urine e sangue su un’ampia coorte di soggetti sani e tumorali.

Lo studio caso–controllo prospettico, condotto dal Dr. Roberto Gasparri della Divisione di Chirurgia Toracica e pubblicato sul Journal of Clinical Medicine, ha identificato ulteriori due biomarcatori presenti nel sangue, potenzialmente utili alla diagnosi del tumore polmonare: la proteina RKIP e la sua forma fosforilata, pRKIP.

I livelli di questi biomarcatori sono stati analizzati nel sangue dei pazienti ed il rapporto RKIP/pRKIP (punteggio RpR) ha mostrato un’accuratezza del 90% nel distinguere i pazienti con CP dai controlli sani, con una sensibilità del 94% e una specificità del 91%.

Il progetto vuole inoltre combinare le singole informazioni ottenute dai fluidi biologici in modo da sviluppare un algoritmo diagnostico, per identificare la malattia in fase precoce e aumentare la possibilità di cura e sopravvivenza del paziente.

Infine, l’analisi delle diverse componenti metaboliche tumorali potrebbe anche permettere di identificare nuovi biomarcatori del cancro del polmone utili nella pratica clinica.

Questo approccio innovativo, supportato dalla Fondazione IEO-MONZINO ETS, potrebbe rivoluzionare il percorso di diagnosi, aumentando il numero di casi identificati precocemente e offrendo ai pazienti maggiori possibilità di guarigione.

Per questo motivo sosteniamo attivamente e direttamente giovani ricercatori e progetti innovativi, con l’obiettivo di scoprire nuove cure e migliorare la qualità della vita di migliaia di persone.

L’eccellenza nella lotta contro il tumore al polmone è una sfida che richiede il continuo impegno della comunità scientifica e il sostegno delle istituzioni e di tutti i donatori.

Con lo scopo di rendere più efficiente il processo di raccolta fondi e il relativo impiego dei fondi stessi, nel rispetto della loro destinazione e/o vincolo, finalizziamo progetti di ricerca attraversoContributi da Fondi Vincolati, assegnati esclusivamente a obiettivi specifici definiti dal progetto di ricerca. Questo progetto ha ricevuto finanziamenti da fondi vincolati.
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