Progetto di ricerca
Il carcinoma ovarico è la quinta causa di morte per tumore tra le donne in Italia ed Europa. Tale neoplasia, nella sua forma più maligna, a distanza di 1-2 anni dall’asportazione chirurgica del tumore primario si ripresenta sotto forma di malattia recidivante. Nel 70% dei casi la recidiva non è sensibile alla chemioterapia standard ed è pertanto definita chemio-resistente. Questa evoluzione clinica e alcune proprietà biologiche del tumore ovarico supportano l’ipotesi che questa neoplasia sia guidata e sostenuta dalla presenza di cellule staminali tumorali. Grazie alle loro specifiche caratteristiche funzionali, questa sottopopolazione cellulare sembra essere responsabile della resistenza del carcinoma ovarico ai farmaci antitumorali. Di conseguenza, un’approfondita conoscenza dei meccanismi biologici che regolano l’attività delle cellule staminali del carcinoma ovarico favorirebbe il disegno di nuove e più efficaci strategie terapeutiche contro questa malattia.
Il gruppo di cui faccio parte, guidato dal Dr. Ugo Cavallaro, Direttore dell’Unità di Ricerca in Ginecologia Oncologica, ha dimostrato che la proteina di adesione L1CAM gioca un ruolo determinante nella biologia del tumore ovarico. Visto il coinvolgimento di L1CAM nella regolazione di processi staminali, studierò il ruolo funzionale, ancora sconosciuto, di L1CAM nel contesto delle cellule staminali tumorali ovariche e tutto questo grazie ad una borsa di studio finanziata dalla Fondazione IEO-CCM.