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I talenti della Ricerca – Stefania Fusani

Stefania Fusani è ricercatrice presso il Divisione di oncoematologia IEO grazie a una borsa di studio sostenuta da Banca del Piemonte. La ricerca di cui si occupo è focalizzata sull’immunoterapia e in particolare, sull’implementazione di alcuni protocolli che hanno l’obiettivo di generare immunità nei pazienti malati di linfoma.

  • Come sei diventata una ricercatrice?

Io sono di Carrara, mi sono trasferita a Parma per studiare Biotecnologie e poi successivamente ho studiato Biologia Molecolare. Con l’Università ho svolto un tirocinio di 8 mesi sulle leucemie e durante questa esperienza ho capito di voler continuare con il dottorato per lavorare all’interno del laboratorio. Quando sono arrivata in IEO ho trovato un ambiente molto stimolante. Lavorare a una ricerca traslazionale come questa, a stretto contatto con i medici e che ha un risvolto diretto sui pazienti è un valore aggiunto.

  • Come ci si sente quando si scopre qualcosa di nuovo?

I tempi della Ricerca sono molto lunghi, il bello di quando si raggiunge un piccolo risultato è la voglia di andare sempre oltre e continuare a studiare. Dopo tanti fallimenti quando si raggiungono dei risultati la soddisfazione è davvero tanta.

  • Quanto è importante avere fiducia nella Ricerca?

In questi anni abbiamo tutti imparato da avere sempre più fiducia nella Ricerca e a capire quanto sia importante poter contare sul progresso della scienza

  • Ci racconti la tua giornata tipo?

Ogni giornata è diversa dalle altre, non abbiamo mai orari definiti. Solitamente trascorro la mattinata nella stanza cellule dove vengono portate avanti le culture cellulari e mentre il pomeriggio solitamente analizzo i dati e mi occupo del lavoro al bancone. Quello che mi piace molto del mio lavoro è che l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e mi piace capire trovare la soluzione migliore per risolvere i problemi.

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Lavorare a una ricerca traslazionale come questa, a stretto contatto con i medici e che ha un risvolto diretto sui pazienti è davvero un valore aggiunto.

Stefania Fusani, ricercatrice IEO