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21 aprile, 2020

Dalla radioterapia una nuova speranza di cura

Il Monzino ha avviato, in collaborazione con IEO, il primo studio clinico sull’applicazione della radioterapia stereotassica, la stessa utilizzata in ambito oncologico, al trattamento delle tachicardie ventricolari, forme severe e potenzialmente letali di aritmia. L’arruolamento allo studio è aperto e i primi pazienti sono già stati trattati con ottimi risultati.

L’idea di intervenire sui circuiti elettrici del cuore con la radioterapia apre una prospettiva rivoluzionaria nella cura delle tachicardie ventricolari più gravi, che non rispondono alla terapia farmacologica e non possono essere trattate con l’ablazione transcatetere.

«L’ablazione è spesso efficace ma, purtroppo, non sempre applicabile: alcuni pazienti, per esempio, non sono nelle condizioni di essere sottoposti a una procedura invasiva, oppure la natura complessa della loro aritmia impedisce, purtroppo, il buon esito dell’intervento. Per queste persone, che ad oggi non hanno una possibilità di cura, la radioterapia ablativa (radioablazione) offre una speranza» – spiega Claudio Tondo, Coordinatore dell’Aritmologia del Centro Cardiologico Monzino.

I VANTAGGI

«La radioterapia – spiega Corrado Carbucicchio, Responsabile dell’U.O. per il Trattamento Intensivo delle Aritmie Ventricolari del Centro Cardiologico Monzino – ci permette di raggiungere, con una sola seduta di trattamento, alcune zone del cuore che non sarebbero altrimenti raggiungibili e la non invasività della tecnica rende possibile trattare anche i pazienti più a rischio.

Al momento la radioablazione è valutata come trattamento salvavita per la cura delle aritmie più minacciose, ma crediamo molto nella validità della metodica: se la sperimentazione ci darà buoni risultati, l’orizzonte futuro è di estenderne l’utilizzo anche ai pazienti meno gravi».

IN COSA CONSISTE LA RADIOABLAZIONE

«La radioablazione – dichiara Barbara Jereczek, Direttore della Radioterapia IEO – viene realizzata con tecnica stereotassica, caratterizzata da un’estrema precisione nella somministrazione della dose. È un trattamento non invasivo, indolore e selettivo. Il trattamento, eseguito in un’unica seduta di circa 15-20 minuti, prevede verifiche prima e durante la procedura per garantire la massima accuratezza nell’erogazione della dose a livello della regione aritmogena.

L’estrema selettività della radioterapia stereotassica garantisce una buona tolleranza al trattamento; gli effetti collaterali che possono verificarsi sono transitori e facilmente gestibili (nausea, fenomeni infiammatori circoscritti) come ci confermano le nostre prime esperienze, molto positive».

Dott. Corrado Carbucicchio 
Responsabile dell’U.O. per il Trattamento Intensivo delle Aritmie Ventricolari
Centro Cardiologico Monzino

Prof.ssa Barbara Jereczek
Direttore della Radioterapia 
Istituto Europeo di Oncologia

Siamo ansiosi di verificare i risultati nel tempo, ma sicuri di essere nel posto migliore: il Monzino è uno dei centri europei con la maggiore tradizione, le tecnologie più avanzate e la più solida expertise per il trattamento delle aritmie ventricolari, e lo IEO ha una radioterapia di eccellenza internazionale; la sperimentazione non poteva che partire da qui.

Corrado Carbucicchio, Responsabile U.O. Trattamento Intensivo delle Aritmie Ventricolari Monzino; Barbara Jereczek, Direttore Radioterapia IEO